Salire sulla torre del Castello Svevo e visitare l’arena Beniamino Gigli

Il Castello Svevo, con la sua Torre che vigila dall’alto sulla piazza centrale, rappresenta oggi il simbolo della cittadina. Il castello di origini medievali, fu costruito per proteggere la popolazione dagli assalti dei Pirati e dei Turchi. Al primo piano del castello è possibile visitare la Pinacoteca comunale dove troverete varie opere collezionate da Attilio Moroni, storico collezionista e appassionato d’arte locale. Salendo in cima alla Torre del Castello si può ammirare la bellezza del mare e delle colline circostanti fino al Monte Conero. Il cortile alle spalle del Castello Svevo è stato trasformato nell’Arena Beniamino Gigli, omaggio al grande tenore nato a Recanati, che durante la stagione estiva ospita tantissimi eventi culturali, perlopiù a sfondo musicale.
Passeggiata lungomare e shopping in corso Matteotti

Porto Recanati possiede un fantastico lungomare pedonale, su cui si affacciano le tipiche casette colorate dei pescatori, che vi rimarrà impresso specialmente nelle sere d’estate per l’atmosfera e gli odori che provengono dai numerosi ristoranti. Qui ogni giovedì c’è l’appuntamento con il vivace mercato nel quale, oltre alla merce in vendita, apprezzerete sicuramente la spontaneità della gente che abita da sempre questi luoghi. La strada parallela al lungomare è il corso Matteotti, centro di shopping con i numerosi negozi sempre all’ultima moda, e nelle sere d’estate diventa il centro della movida del paese. Troverete numerosi locali dove poter bere un cocktail o gustare un gelato in compagnia. Si consiglia di visitare anche il borgo marinaro, costruito di recente, in ricordo delle vecchie case tutte colorate dei pescatori. Vi rimarrà a lungo impresso nel cuore per i colori vivaci e solari. Già in primavera, ma soprattutto d’estate, la città organizza numerosi eventi: concerti dal vivo, sagre di paese, rievocazioni storiche, spettacoli e tanto altro ancora. Tra gli eventi da non perdere sicuramente consigliamo la Notte Rosa, i fuochi d’artificio sul mare a ferragosto, i mercatini d’artigianato vintage ogni domenica pomeriggio nei mesi di luglio e agosto ed il famoso palio di San Giovanni, una caratteristica rievocazione storica legata alla tradizione marinara, accompagnata anche da sfilate di figuranti in costume del tempo. Siamo a cavallo del ‘900, protagonista è la fase finale di una giornata di pesca: due “sciabbegotti”;, i pescatori che un tempo utilizzavano la “sciabbega”, un termine dialettale con cui veniva chiamata l’imbarcazione con cui uscivano a pescare, dopo aver selezionato il pescato lo sistemano nelle “coffe”; (ceste di vimini), sorrette da un bastone. Prestando attenzione a non perdere prezioso pesce per strada, la coppia correva più che poteva scalza verso il mercato, per arrivare per primi e vendere così il loro pesce ad un prezzo più alto. Vince il palio la coppia che arriva al mercato con il maggiore quantitativo di pesce. A 5 minuti a piedi dal centro storico è possibile visitare il Museo del Mare, nell’ex mercato ittico, che conserva ed espone numerosi reperti legati alla vita marinara del borgo di pescatori.

Godersi lo spettacolo dei pescatori che lanciano il serraglio

Il serraglio è un tipo di rete da pesca circolare che viene lanciato a mano dai pescatori dalla riva del mare. Alla foce del fiume Potenza, dove le correnti sono favorevoli per questo tipo di pesca, troverete numerosi pescatori che ancora oggi lanciano continuamente questa rete sperando di portare un bel bottino a casa. Per tutti gli amanti del mare come noi, è sempre bello scambiare due chiacchiere con i pescatori locali e scoprire così cultura e segreti del luogo. Altra tradizione singolare è quella dei battesimi dei neonati in riva al mare all’alba del giorno in cui si festeggia San Giovanni Battista, il 24 giugno alle ore 5, durante la Celebrazione Eucaristica.
Partecipare alla “Bara de notte” il Venerdì Santo
La celebrazione del Venerdì Santo inizia dal pomeriggio, con le Tre Ore di agonia, al cui termine si libera Cristo dalla croce, per porlo sopra la bara allestita nei 4 giorni precedenti. Poi inizia la processione, guidata dalla grossa croce di legno, su cui spiccano gli strumenti della passione di Cristo: la corona di spine, i flagelli, la spugna imbevuta nell’aceto, la lancia, i dadi e i chiodi. Dodici, quanti sono gli apostoli, pescatori portorecanatesi, gli sciabbegotti, portano la bara, mentre i devoti fedeli seguono la processione, con canti e preghiere tradizionali. Una seconda croce viene portata da tre pescatori incappucciati e scalzi: uno indossa una tunica bianca, gli altri due ne portano una nera, e rappresentano Gesù e i due ladroni. La processione è chiusa da una portantina con tre statue, che raffigurano la Madonna, San Giovanni e Maria Maddalena, portata dai figli dei pescatori.
Visita alla chiesa della Banderuola

Recatevi alla Chiesa della Banderuola. Nelle campagne di Scossicci c’è questa piccola chiesetta rurale, in cui, si dice, abbia sostato la Santa Casa di Loreto nel 1294, prima di approdare sul colle di Loreto dove poi sorse la Basilica che tuttora la ospita. Il nome di “Banderuola”; sembra faccia riferimento alla bandiera che mostrava la direzione verso la Santa Casa a marinai e pescatori.
Assaggiare il delizioso brodetto di pesce

Non lascerete mica la città di Porto Recanati senza aver assaporato il suo piatto forte! Il brodetto è una zuppa di pesce che nasce come piatto originariamente povero, per utilizzare tutto il pescato meno richiesto. Nelle Marche ne abbiamo diverse versioni ma quello alla portorecanatese, oltre ad essere la più antica, è l’unica senza pomodoro e con l’aggiunta dello zafferano selvatico, tipico del Conero. Ogni anno nella prima settimana di Giugno si svolge un’importante manifestazione chiamata “la settimana del Brodetto” dove è possibile degustare la zuppa di pesce nei ristoranti locali aderenti, a prezzo promozionale.
Visita all’area archeologica Città Romana di Potentia e all’abbazia di S. Maria in Potenza

Viaggiando in auto da Porto Recanati verso Porto Potenza Picena, lungo la strada, sulla destra, in località S. Maria in Potenza si trovano i resti dell’antica città romana di Potenzia, fondata nel 184 a.C. Sono visibili i resti di una domus con pavimenti musivi e pareti affrescate, i portici del foro con le annesse tabernae e un tempio su alto podio che ha restituito numerose terrecotte architettoniche. Non lontano dall’area archeologica sorge l’abbazia di S. Maria in Potenza, fondata dai monaci tra il 1160 e il 1202. Era un ospedale per l’accoglienza e l’assistenza di viandanti e pellegrini.
