Innumerevoli sono i siti anconetani di interesse storico, archeologico, culturale, artistico e naturale. Cercheremo quindi di elencarveli, dando solo le notizie principali, per evitare di essere noiosi. In base ai singoli interessi, ognuno potrà approfondire online dai siti dei vari monumenti e luoghi panoramici.
Cattedrale di San Ciriaco e Museo Diocesano

E’ uno dei simboli della città, dedicata a San Ciriaco, vescovo martirizzato ad Ancona le cui spoglie sono conservate nella cripta della cattedrale. La pianta è a croce greca a tre navate, il soffitto è in legno dipinto. Degni di nota la facciata in stile romanico-gotico, la cupola dodecagonale, i leoni in marmo rosso di Verona e il bel rosone. All’interno è custodito il dipinto miracoloso della “Vergine di tutti i Santi” i cui occhi si sarebbero mossi e, attraverso una vetrata posta sul pavimento, sono visibili i resti dell’antico tempio greco e della basilica paleocristiana. Accanto sorge l’ex episcopio, ora sede del Museo Diocesano, dove sono conservati degli arazzi su disegni del Rubens. Si consiglia di parcheggiare nelle vie in basso vicino al porto e di salire a piedi per i tornanti che vi porteranno sul colle dove sorge la Basilica. Godrete così di una meravigliosa vista dall’alto sulla città, il suo mare, l’arco Traiano, il porto e i cantieri navali con le navi in costruzione. Ottimo punto per scatti fotografici.
Il Passetto
Il rione Passetto, il luogo del cuore degli anconetani e non solo, ha la caratteristica di essere un balcone affacciato su di un tratto di costa alta. Arrivati al Monumento ai caduti, si apre un ventaglio di opportunità, tutte degne di esplorazione. Alla vostra destra si può visitare il Parco pubblico dei Laghetti del Passetto, recentemente restaurato com’era un tempo: laghetti, ponticelli, cascatelle, giochi per bambini, pista di pattinaggio, parco con alberi secolari, prati, panchine con vista sul mare e il sentiero della Spiaggiola. Alla vostra sinistra invece una pineta e un parco giochi per bambini, l’ascensore panoramico che porta alla spiaggia sottostante, il sentiero delle Ripe di Gallina e il sentiero della Grotta Azzurra che portano anch’essi fino al mare. Davanti a voi invece si apre una doppia monumentale scalinata con terrazze che porta fino ad una delle più amate spiagge urbane d’Italia: la spiaggia del Passetto. Non fatevi scoraggiare dai tanti gradini da percorrere perché ciò che troverete in fondo è qualcosa di veramente stupefacente! Lungo la falesia, a ridosso del mare, nei primi anni del ‘900 i pescatori costruirono delle grotte scavate nella roccia, utilizzate per ricoverare le barche e l’attrezzatura da pesca. Oggi quasi tutte le grotte hanno perso la loro funzione originale e sono state trasformate in vere e proprie minuscole abitazioni con tutti i servizi. I “grottaroli” le hanno personalizzate con pitture e maioliche e le utilizzano come rifugio estivo e a fini ricreativi. Un luogo assolutamente da non perdere, sia dalla terraferma che dal mare, reso caratteristico dai colori sgargianti delle porte delle grotte. La spiaggia è caratterizzata da numerosi scogli che affiorano dall’acqua e, oltre che dai grottaroli, è frequentata anche dagli anconetani che non possono andare nelle altre spiagge della riviera e approfittano di questa spiaggia “sotto casa”. Ci sono attrezzature turistiche balneari e un ristorante su palafitte soltanto ai piedi della scalinata. Continuando a camminare alla vostra sinistra, ammirando le numerose grotte, arrivate al gigantesco scoglio di tipo erosivo, semicollegato alla riva da lunghe lingue di pietra a pelo d’ acqua, in cui gli anconetani hanno visto la Sedia del Papa, da qui il nome dello scoglio. Da questo lato la spiaggia è pura natura selvaggia ed è possibile stendersi sulle rocce, lasciarsi cullare dal rumore delle onde e dei gabbiani, riscaldare dal sole che si riflette nei tanti colori del mare.
Anfiteatro Romano
Scendendo dalle scalette del Duomo di San Ciriaco verso il centro storico, potrete ammirare l’Anfiteatro romano, costruito durante il periodo dell’imperatore Augusto (I sec. a.C.) che poteva contenere circa 8.000 spettatori.
Arco Traiano

Altra testimonianza del periodo romano che si trova all’interno del porto. L’arco, di straordinaria eleganza, fu eretto, in segno di gratitudine verso Traiano che aveva costruito un molo protettivo nel porto, da Apollodoro di Damasco nel 115 d.C. All’epoca della costruzione si trovava sul mare ed indicava il punto di approdo per le navi che lo avvistavano. Una muraglia percorribile lo collega all’arco Clementino, eretto da Vanvitelli. Vi consigliamo di percorrerla perché anche qui potete godere di una vista del porto e dei cantieri navali dall’alto. Si tratta delle mura romane del porto, costruite nel 113 a.C. quando Ancona divenne Municipio romano. Grazie ad una sapiente illuminazione, di sera la zona è meta di numerose visite da parte di anconetani e turisti che vogliono godersi il tramonto sul porto e sedersi in qualche baretto a prendere un aperitivo.
Mole Vanvitelliana e Museo Tattile Omero
Chiamata anche Lazzaretto, sorge su un’isola artificiale pentagonale all’interno del porto ed è stato progettato dal Vanvitelli, con funzione dapprima sanitaria, poi difensiva e di magazzino. Ora, dopo varie ristrutturazioni, è sede di congressi e esposizioni. Al suo interno è possibile visitare il Museo Tattile Omero, un Museo fuori dall’ordinario, unico in Italia, dove il tatto ci regala un nuovo modo di sentire l’arte. Ideato da una coppia di non vedenti, stanchi di non poter toccare le opere nei musei, il museo è aperto a tutti e i vedenti vengono bendati e guidati nell’esplorazione dei 15 modelli architettonici e 150 opere in materiale vario. Un’esperienza sensoriale unica, da non perdere assolutamente!
Piazza del Plebiscito

Gli anconetani la chiamano ormai Piazza del Papa, per l’imponente statua marmorea di papa Clemente XII, importante figura a cui si deve la rinascita economica e culturale della città. Egli infatti le concesse il porto franco e chiamò il Vanvitelli per ampliare e ammodernare il suo porto. Sulla piazza, di forma rettangolare allungata e su vari livelli, si affacciano la Chiesa di San Domenico, che ospita la Crocifissione del Tiziano e l’Annunciazione del Guercino, il Palazzo del Governo, sede della Prefettura, la Torre Civica con l’orologio e Palazzo Mengoni Ferretti, sede della Biblioteca Comunale. Vi è inoltre una fontana emiciclica sul fondo della piazza e una fontana laterale quattrocentesca, decorata con delle teste che la leggenda vuole appartenessero a giovani decapitati, per questo viene chiamata Fonte dei Decapitati o Fontanone. Piazza del Papa può essere considerata il salotto di Ancona sede della movida, grazie ai numerosi bar, locali e ristorantini, è sempre affollata, specie in estate, fino a tarda sera. Se passate da quelle parti è d’obbligo fermarsi per un piacevole apericena
Il Teatro delle Muse

E’ il più grande teatro delle Marche, che riesce a conciliare l’antico della facciata neoclassica con il moderno dell’interno, concepito come teatro-piazza, che ne fa una delle strutture teatrali fra le più moderne e all’avanguardia del centro Italia. Si trova in Piazza della Repubblica e potrete notarlo subito perché la facciata è veramente bella e non passa inosservata!
Palazzo del Senato, Palazzo Ferretti e Palazzo degli Anziani
Sempre scendendo dal punto più alto in cui si trova la Cattedrale di S. Ciriaco, troviamo in Piazza del Senato l’omonimo palazzo del XIII sec., costruito sui resti di un foro romano per accogliere il Consiglio Senatorio, probabilmente la più antica sede del Comune di Ancona. All’angolo di Piazza del Senato si trova il cinquecentesco Palazzo Ferretti, la cui facciata fu probabilmente progettata dal Vanvitelli. Ora ospita il Museo Archeologico delle Marche, un grande museo che documenta ampiamente il periodo preistorico, piceno, greco e romano delle Marche. Nel museo è esposto uno dei reperti più celebri della civiltà picena, la Testa di Guerriero in pietra calcarea locale, rinvenuta fortuitamente nel 1892 a Ripe di S. Anna presso Numana. L’importante reperto viene datato tra la metà e la fine del VII secolo a.C. Nella vicina Piazza Stracca si trova il Palazzo degli Anziani, edificio del 1270, oggi sede del Consiglio Comunale. L’edificio precedente era stato fatto costruire dall’imperatrice romana Galla Placidia che nel 425 d.C. governava sulla zona costiera delle Marche.
Loggia dei Mercanti
Edificio del XIV sec. costruito vicino al porto per permettere ai mercanti di avere un luogo dove contrattare le mercanzie. E’ il simbolo dell’importanza commerciale di Ancona, centro dei commerci tra Oriente e Occidente. La facciata, in stile gotico fiorito veneziano, è stata decorata da Giorgio di Matteo da Sebenico.
Chiesa Santa Maria della Piazza

E’ uno dei gioielli che Ancona riserva nel rione Porto. Fu eretta tra l’XI e il XII secolo, su una chiesa paleocristiana, i cui resti, affreschi e mosaici sono visibili attraverso i vetri posti sul pavimento. L’interno è abbastanza spoglio, secondo lo stile romanico, mentre la facciata è estremamente ornata, con bassorilievi bizantini, archetti ciechi e un bel portale, anch’esso ornato da molti bassorilievi, simbolicamente legati al tralcio di vite che gli gira tutto intorno.
La Pinacoteca Civica F. Podesti
Non lontano dalla Chiesa di S.Maria della Piazza, in via Pizzecolli, si trova il cinquecentesco Palazzo Bosdari, sede della Pinacoteca civica intitolata al pittore anconetano Francesco Podesti che contribuì ad istituirla, donando diverse opere. Le opere da non perdere assolutamente sono la Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, la Vergine con Bambino in gloria del Tiziano, la Madonna con Bambino e Santi del Lotto. Presenti anche quadri di Andrea del Sarto e del Guercino.
Fontana del Calamo

Gli anconetani la chiamano Fontana delle 13 Cannelle. Cannella in dialetto marchigiano significa rubinetto. La fontana infatti presenta 13 grandi maschere di satiri e fauni, tutte in bronzo tranne la centrale in pietra, dalle quali esce l’acqua. La fontana e la cisterna, dalla quale anticamente prendeva l’acqua, nel medio evo erano inglobate nelle mura cittadine. La cisterna ora è visitabile solo durante eventi particolari. Secondo un’antica credenza “ se alla fontana berrai, ad Ancona tornerai” perciò se la città e la zona circostante vi sono piaciute, bevete pure a queste “cannelle”! E dopo esservi dissetati vi consigliamo di fermarvi per un apericena tipico a base di pesce al chioschetto Da Morena, proprio accanto alla fontana, in corso Mazzini, chiamato Corso Vecchio dai locali. Potrai gustare i moscioli, le crocette e altre tipiche ricette marchigiane, come il baccalà. A seguire un buon gelato artigianale alla Cremeria Rosa
Corso Garibaldi, Piazza Cavour, Viale della Vittoria, Monumento ai Caduti
Se siete in vena di shopping vi consigliamo, oltre a Corso Mazzini, il Corso Garibaldi che termina nell’ ampissima Piazza Cavour, dominata appunto dalla statua di Camillo Benso Conte di Cavour. La piazza è stata costruita subito dopo l’unità d’Italia e restaurata ultimamente; presenta alberi secolari, vialetti, prati, aiuole con recinzioni ad archetto e panchine in pietra e in ghisa dove potete riposarvi dopo lo shopping. Passata Piazza Cavour potete continuare la vostra passeggiata lungo il “lunghissimo” Viale della Vittoria, scusate il bisticcio di parole! Si tratta di un largo viale che ha a destra e sinistra due carreggiate a senso unico per la circolazione automobilistica e al centro un viale alberato ad uso esclusivo dei pedoni. Il viale attraversa quasi tutta la città più moderna e arriva fino al mare. Termina in uno slargo, Piazza IV Novembre, dove fu eretto, in epoca fascista, il Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, realizzato in pietra bianca d’Istria da Guido Cirilli. Ai suoi piedi una grande scalinata su cui sedersi ad ammirare il panorama della città, del verde e del mare all’orizzonte!
Il Parco del Cardeto ed il Parco della Cittadella

Il Parco del Cardeto è il polmone verde della città e si trova nella sua parte alta, verso il mare. Sono 35 ettari di un misto tra natura, testimonianze storiche e panorami mozzafiato. Il nome deriva dai cardi che in questa zona erano molto numerosi ed erano il cibo preferito dei cardellini. Oggi ne sono rimasti molto pochi, sia di cardi che di cardellini, ma in primavera si può assistere ad una natura rigogliosa e ad una esplosione di fiori colorati. All’interno del parco, che ha 5 entrate, troviamo il Campo degli Ebrei, uno dei più grandi e meglio conservati cimiteri ebrei d’Europa; il Campo degli Inglesi dove sono seppelliti defunti di fede protestante; il vecchio Faro, di origine ottocentesca, che sovrasta tutta la città e dal quale si gode un bellissimo panorama; la PolverieraCastelfidardo recentemente restaurata; il Bastione San Paolo, costruito nel ‘500 e ricco di cunicoli sotterranei tutti visitabili su prenotazione; il Forte Cardeto e quello dei Cappucciniche rendono l’idea di come la città nell’800 fosse murata e difesa. Il parco della Cittadella, altro polmone verde della città, invece è compreso all’interno delle mura della struttura militare rinascimentale della Fortezza della Cittadella che domina dall’alto la città e il porto ed è costituita da cinque bastioni. Nel sottosuolo della Fortezza, si dipana un dedalo di cunicoli che si dice raggiungano tutte le zone della città, ma non sono aperti al pubblico. Si può accedere però all’area del Parco, dotato di panchine, altalene, scivoli e giochi per i più piccini. Nella bella stagione questo è un luogo molto frequentato dagli anconetani che vi si ritrovano per passeggiare, studiare all’aria aperta, per fare jogging o nordic walking.
La Fiera di San Ciriaco, Protettore della Città
Si svolge nel lungo ponte dal 1 al 4 maggio e comprende numerosi eventi: la Fiera Campionaria con articoli, attrezzature, e servizi per la persona, la famiglia e il tempo libero, la Fiera Maggio in Festa, più di 400 bancarelle di articoli vari, di gastronomia locale e di altre regioni italiane, cibo di strada, artisti di strada, musica e spettacoli dal vivo.
Festa del Mare
Ovviamente, in una città che deve tanto al suo bellissimo mare, non può mancare una festa ad esso dedicata. Si svolge a Settembre e consiste principalmente in una lunga processione di imbarcazioni che partono dal porto di Ancona e si recano al largo per rendere onore ai caduti in mare con una cerimonia religiosa. Sulla terraferma si tengono spettacoli, sfilate e concerti. Chiude la festa un bellissimo spettacolo pirotecnico sul mare.
Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo
Le Marche fanno parte della Macroregione Adriatico Ionica istituita tra le regioni che si affacciano sui mari Adriatico e Ionio con l’obiettivo comune di favorire, in questa area geografica, uno sviluppo equilibrato e sostenibile, promuoverne la crescita e la prosperità economiche, migliorandone l’attrattività, la competitività e la connettività. Si propone, inoltre, la salvaguardia del mare, dell’ambiente costiero e dell’entroterra e degli ecosistemi. Di solito a cavallo tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, si svolge ad Ancona l’Adriatico Mediterraneo Festival: numerosi artisti che si esibiscono in diversi luoghi della città, eventi culturali, musica, danza, teatro, incontri, esposizioni, cinema, in un territorio che ormai, anche grazie a questo evento, ha riscoperto la propria vocazione allo scambio e al confronto tra popoli e culture legate al mare.