Riviera del Conero, Ancona. Foto © Sauro Strappato
Molti turisti in vacanza presso la Riviera del Conero visitano Ancona in modo superficiale e distratto, tanto per … dire di esserci stati. In realtà Ancona ha tanto da vedere e val bene una visita più approfondita, magari a primavera o autunno, camminando a piedi e assaporandone ogni singolo angolo. Vi sembrerà strano ma i marchigiani non amano molto questa città che è la più grande della regione, proprio perché sono abituati a paesi più piccoli, dove i problemi di traffico sono sconosciuti e la tranquillità prevale. Per questo la visitano poco volentieri e finiscono per scoprirla solo a tarda età e a volte anche per caso. Come succede spesso, non sempre si apprezzano le cose che si hanno vicino. Il turista invece, non avendo questi pregiudizi, può lasciarsi incantare da questo museo a cielo aperto. Per iniziare, la città ospita un fenomeno unico: grazie alla sua forma a gomito, da cui deriva il nome, ankon significa gomito in greco, si può assistere sia all’alba che al tramonto sul mare. Grazie alla sua posizione strategica sul mare e il golfo naturale, il porto e la città hanno avuto molta importanza fin dal tempo dei Piceni, dei Greci, che l’hanno fondata, e dei Romani. Molte sono le testimonianze conservate di questi periodi storici e diversi sono anche i punti panoramici della città che offrono meravigliosi scorci su spiagge rocciose. Corso Garibaldi, le vie e i vicoli adiacenti offrono negozi di grandi firme e di prodotti artigianali per uno shopping per tutti i gusti. Il suo porto è uno dei principali porti italiani per traffico di passeggeri e veicoli ed ha una posizione strategica nella Macro Regione Adriatico-Ionica come terminal dei traghetti per Albania, Croazia e Grecia.